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giovedì 9 febbraio 2017

Attività "EMOZIONANTI"



Salve amici!
Oggi vorrei proporvi una cosa un po' diversa dal solito: non vi parlerò di libri come è mia abitudine, ma vi mostrerò come da un libro possono nascere alcune attività ludiche che permettono ai bambini di interiorizzare meglio e più velocemente i concetti espressi nella storia letta.
Nel mio articolo precedente vi ho parlato di libri che trattavano un argomento molto importante e nello stesso tempo difficile da oggettivare per i bambini: le emozioni (se te lo sei perso, leggilo qui!).

Visto che oltre ad essere mamma, sono anche pedagogista e ho a che fare con bimbi dai 9 mesi ai 6 anni, ho pensato di mostrarvi un'attività svolta con alcuni di loro (età media 3 anni) e il divertentissimo albo illustrato "I colori delle emozioni" di Anna Llennas citato ieri nell'articolo. 

Dopo aver scannerizzato alcune immagini dal libro, ho recuperato 5 vasetti (io ho utilizzato quelli degli omogeneizzati, ma volendo se ne possono usare anche di più grandi. L'importante è che siano tutti uguali!) e li ho riempiti con materiale vario, ognuno con un colore delle emozioni che troviamo nella storia. Sul vasetto ho incollato la scritta dell'emozione corrispondente e sul tappo ho applicato l'immagine del mostro con il colore anch'esso corrispondente.
Questi vasetti saranno per i bambini un ottimo punto di partenza per il processo di oggettivazione delle proprie emozioni,  perché porteranno alla realtà (in modo concreto visto che potranno toccare i vasetti) una parte del racconto, ovvero la pagina in cui il mostro mette in ordine le sue emozioni racchiudendole dentro dei vasi.
Pronti i vasetti ho preparato l'EMOZIONOMETRO
Con questo divertente strumento i bambini potranno imparare a valutare e comunicare il proprio stato d'animo agli altri.

E ora torniamo all'attività proposta ai bambini.
Dopo aver letto il libro durante la settimana, ho accompagnato un piccolo gruppo al tavolo dove avevo già preparato tutto il materiale. Qui i bimbi hanno subito riconosciuto il mostro e hanno cominciato a manipolare i vasetti, guardando cosa contenevano e riconoscendone il colore. 
Erano invece confusi e allo stesso tempo curiosi verso l'emozionometro. Guardavano e avevano quasi paura a toccare... 
A quel punto sono intervenuta spiegando loro cosa fosse e come si usasse. 


Vedendoli ancora titubanti, ho incalzato una conversazione chiedendo loro come si sentissero in quel momento e che potevano rispondermi con i colori.
Un bimbo, che aveva appena litigato con una compagna, mi indica il mostro rosso afferrando contemporaneamente il vasetto della rabbia.
Gli mostro che sono molto felice che lui abbia riconosciuto il suo stato d'animo e poi, dopo aver aiutato i due litiganti a trovare un accordo, ecco che lo stesso bimbo richiama la mia attenzione sull'Emozionometro e mi dice "Adesso così!" 
Non ho potuto far altro che abbracciarlo e complimentarmi con lui, sia per aver individuato correttamente lo stato dei suoi sentimenti, sia per averlo voluto condividere con il gruppo (il rinforzo positivo in questi casi è FONDAMENTALE!) 
Dopo di lui anche gli altri componenti hanno voluto mostrare cosa provavano. 
Infine hanno deciso di sistemare i vasetti secondo l'ordine dell'Emozionometro.

Questa è solo uno dei tanti giochi che si possono fare prendendo spunto da questo libro. 
Lascio a voi ora la ricerca di nuovi spunti e se vorrete condividerli con me ne sarò più che felice 

Alla prossima!
fRa'






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